“Più lontano” di Andrea Leonardi

Per chi non conoscesse Andrea Leonardi, lascio di seguito una nota scritta tempo fa sul suo primo libro, o meglio, ho usato il suo libro per sproloquiare come al solito.

Storia instagram con la copertina del libro intitolato Più lontano

Non l’ho mai fatto prima, quando Andrea ha messo su Instagram il promemoria riguardo l’uscita del nuovo libro l’ho salvato immediatamente, così da comprarlo appena uscito (cosa che ho effettivamente fatto, wow!).

Le caratteristiche che mi erano piaciute del primo libro erano l’estrema semplicità del contenuto, una giusta combinazione di testo e immagini, accoppiata ad una profondità nel significato di ciò che è scritto. Ecco, questo secondo libro prende le caratteristiche precedenti e le moltiplicata per due.

E’ veramente un libro da leggere tutto d’un fiato, non solo perché è corto ma perché si rischia di perdere tutto il significato del viaggio.

Come per Ribelle libertà, non si parla solamente del senso stretto di viaggio, andare in luogo il più lontano possibile dalla routine quotidiana, ma soprattutto del significato personale, la ricerca di se stesso e il confrontarsi, sempre con se stesso, prendere tutto ciò che è successo nel suo passato e accettarlo.

Trovo davvero molto difficile andare nel dettaglio di Più lontano perché non è un libro che si può raccontare a voce, si rischierebbe nel banalizzare il tutto, poiché all’interno ci sono e si provano tante emozioni, curiosità, gioia, tristezza, speranza… Insomma, veramente tanta roba.

Alla fine del libro mi sono chiesto se avrei mai il coraggio di fare un viaggio del genere, in Indonesia, la risposta è per il momento no anche se ho tanta voglia di andare in posti lontani, Islanda prima tra tutti (è uno dei miei obiettivi nel medio periodo).

Onestamente penso sia impossibile anche solo immaginare ciò che ha passato Andrea, il motivo per cui ha sentito il bisogno di partire, si può solo se si è vissuta quell’esperienza… Anzi, devo dire che è coraggioso raccontarla, un po’ per come è stato per il libro di Ambra Garavaglia .

Mi ricordo che quando lessi Ribelle Libertà, pensai alla definizione di vlog da leggere , con questo non me la sento proprio di definirlo, è troppo personale per trovare una mia definizione o paragone.

Una cosa è sicura: appena saprò che sarà in qualche fiera in cui sarò anche io, mi porterò dietro il libro e lo farò autografare.

Indietro
Indietro

Scrittura e un po’ di sicurezza in più

Avanti
Avanti

Quando la tecnologia è di troppo