Sarà ingenuità? Boh…
Negli ultimi anni ho pensato spesso a chi sono, chi voglio essere, alle scelte che faccio, facendomi un sacco di pippe mentali. Tutto ciò perché prima ero circondato da persone con cui, detto terra-terra, facevo finta di trovarmi bene, senza saperlo ovviamente. Alla fine, chi con consapevoleza e chi non, siamo tutti alla ricerca di un posto in questo mondo, e non sto parlando di lavoro.
“Ho pensato” e non “penso”, perché credo di esser arrivato ad un punto di arrivo, ad una decisione.
Chiacchierando un po' di tempo fa con una psicologa, mi parlava dell’indossare una maschera davanti agli altri, per farvi capire, io non indossavo una maschera ma un’intero impermeabile (similitudine non scelta a caso) e ciò comportava il fare cose controvoglia, fare scelte sbagliate solo per non essere quello diverso, e cose del genere, poi ho conosciuto un amico la cui regola tutt’ora è “sti cazzi”, ma col giusto peso.
Ma quindi?
Mentalmete ho un divisorio, il prima e il dopo. Il fatto di aver iniziato presto a lavorare a contatto con persone sempre diverse, caratterialmente parlando, mi ha letteralmente cambiato, ho più consapevolezza di cosa riesco a fare, maggior sicurezza.
Quindi se prima non ci riuscivo minimamente, ora so di essere sempre io al 100%, qualsiasi decisione, qualsiasi atteggiamento.
Ovvio, si sbaglia e si cambia, ma c’est la vie, se no che divertimento c’è!
Finito di scrivere un’altra nota, torno a guardare Mary Poppins… Sempre accompagnato dalla conseuta tisana.