Fine 2021
Come ogni anno mi ritrovo a scrivere quattro righe sull’anno che sta per concludersi, sì lo faccio ogni anno ma raramente lo “pubblico”.
Sono in Sicilia, è una giornata abbastanza grigia e sono in compagnia di un climatizzatore sparato a palla e di un sobrio alberto di Natale.
Ogni anno per me le feste sono un periodo di semi-malinconia, ora, non è che mi metta a piangere, ma diciamo che preferisco di gran lunga l’attesa rispetto al giorno stesso di Natale, che in se non è così diverso dagli altri.
I giorni che precedono Natale sono proprio tutt’altra cosa, non c’è paragone.
Ma tornando all’argomento principale, di questo 2021 non è che ci abbia capito molto, ad esser sincero, o meglio… Nel complesso non è andato niente storto, anzi, tutto il contrario, e questo mi mette un’ansia incredibile perché il mio cervello pensa da qualche parte dovrà bilanciare .
Parlando con un amico, poco tempo fa, ci siamo detti quanto sia importante, per la vita di un essere umano, avere un lavoro, non tanto per guadagnare (questo vien da se, chi più, chi meno, chi in nero), ma per il sentirsi utile nella società. Partendo dal fatto che al giorno d’oggi, avere un lavoro può considerarsi già di per se una fortuna enorme, ma averlo e svolgerlo con piacere non è cosa da poco, e persone con questa combo ne conosco “poche” . E a conclusione di quest’anno mi ci metto in mezzo anche io…
Che poi, dico la verità, non ho mai fatto niente che non mi piacesse realmente, ma questo lavoro ai miei occhi è tutt’altro livello, professionalmente e burocraticamente parlando.
Al contrario di molti miei colleghi, non mi interessa continuare gli studi, ho già una laurea che non sto sfruttando nell’ambito per cui ho studiato, ma la sto sfruttando in senso lato, quindi con le capacità acquisite ma anche la gestione del tempo per lavorare.
Però al tempo stesso il mio desiderio per i prossimi anni è, semplicmente, sistemarmi ed essere totalmente indipendente.
Per quanto possa farmi un minimo di paura, perché è comunque un cambiamento enorme, dall’altro lato posso veramente decidere io sul da farsi di ogni cosa, a partire banalmente dalla casa. La casa diventa Casa quando dopo un viaggio non vedi l’ora di tornare nel tuo bagno, e dovrò raggiungere quel livello, staccandomi totalmente dal vivere con i miei.
Sinceramente sono pensieri che non ho mai avuto prima però, nel complesso, credo di avere delle idee abbastanza chiare.
Il 2022 per quanto mi riguarda basta che eguagli l’anno uscente, poi in generale non mi aspetto nulla di che.
Ho diversi progetti in cantiere, lavorativi e non, a cui sto lavorando praticamente e mentalmente, spero di avviarne e conclduerne qualcuno. Spero che cambi qualcosa con questo COVID-19, ma siamo sinceri, le prospettive al momento non sono buonissime.