Esser consapevoli? Fondamentale!

Stiamo vivendo in un’epoca strana ed innovativa in tutti i sensi.

Senza tanti troppi giri di parole, è da decenni che non accadeva una rivoluzione così grande e di massa in ambito tecnologico, e mi riferisco ovviamente all’Intelligenza Artificiale.

Questa rivoluzione prosegue parallelamente a quella necessità che si può definire secondo cervello, ovvero trovare un modo, un workflow, che ci faciliti il ricordare e pianificare la nostra vita.

Sono tante le persone che parlano di questo argomento e innumerevoli sono i coach, ma quello che mi chiedo da sempre e quanto effettivamente serve.

Stretta di mano tra umano e IA... Amicici?

Ritorno al passato

In questi mesi ho fatto diversi esperimenti, con la voglia di tornare al passato, quindi usando un dumbphone, un’agenda cartacea, un orologio analogico, un quaderno per i conti e per le password, insomma tutto “come una volta”, con l’obiettivo di stimolare il cervello a pensare. Ma è stato un fallimento, un grande ma giusto fallimento, il motivo?

Per quanto tutto sia classico, nel mio modo di fare e pensare e troppo restrittivo ma allo stesso tempo volatile perché non sono riuscito a trovare una quadra, considerando che non sono un amente delle agende con date e altri paletti per scrivere.

In generale, per come penso alle cose, ciò che utilizzo deve essere immediato al 100% e l’uso il più naturale possibile. Per questo molto del mio flusso di pensiero e lavoro è digitale, va bene per me e per il mio carattere.

Tecnologia nel 2024, tanta (troppo)…

… Ma non negativa, come ogni cosa, diventa negativa se 1) vogliamo vederla in maniera negativa ed opprimente 2) ci si ferma alla superficie e non si approfondisce quanto si vuole utilizzare.

Per esempio, l’IA in generale è vista come una cosa estremamente negativa e per buone ragioni, come l’impatto sul lavoro, nelle vite a lungo termine e nelle relazioni umane… E’ tutto vero, non ci sono mezzi termini, MA se vedessimo l’IA come una opportunità per concentrarsi su altro?

Parliamoci chiaro, nell’era di Internet, e nell’era dell’IA, e’ difficile, se non impossibile, non avere la conoscenza di base sulle cose che ci servono nell’immediato, l’ignoranza nel suo stretto significato, è ridotta ai minimi storici.

Una cosa che l’IA non può (o non deve) sostituire, per quanto tecnicamente lo fa in maniera impressionante, l’essere umano come essere vivente, i rapporti con le persone, io sono completamente d’accordo con l’utilizzo dell’IA per studio, analisi e automazioni, perché è nettamente più veloce di qualsiasi professionista, ma non deve sostituire quello che è l’esperienza di una persona che, a parer mio, è il patrimonio più prezioso che abbiamo.


Ma toglie un sacco di opportunità di lavoro!!!” Così per dire, da quando è presente uno straccio di internet e digitale le professioni scomparse o parzialmente scomparse sono: operatori telefonici (non c’è nessun omino che mette in comunicazioni utente A e utente B), dattilografi, tecnici di sviluppo fotografico, personale delle videoteche, la tipografia è cambiata radicalmente, il sistema bibliotecario è rivoluzionato totalmente, correttori di bozze, e mille altri lavori… Tutto subisce una rivoluzione prima o poi….

Troppo tempo al telefono al pc fa male!!” Sì, ok, ma dipende cosa ci si fa, certo è che si passa tutto il tempo sui social a scrollare c’è qualcosa di sbagliato, non nello scrollare ma proprio nello stile di vita. Di per se non c’è nulla di male nello stare allo smartphone (ci ho messo un po’ a capirlo anche io), bisogna solo far diventare quello strumento utile, siamo noi che usiamo lo smartphone, non il contrario, è lui che si deve adattare a noi (per questo la diatriba Android, iOS, Mac, Windows, è inutile). E se ogni tanto abbiamo voglia di scrollare piuttosto che leggere, #chissenfrega.


Ed il second brain? Argomento iper discusso online, con mille mila guru che offrono la miglior soluzione per organizzarsi con strumenti super all’avanguardia… SPOILER: nessuno di questi funziona realmente, magari nel breve periodo, ma nel lungo periodo prevale sempre la propria persona perché prima o poi copiare il metodo di un’altra persona è stancante, molto di più di pensare (è come se pensassi come quella persona che non ha senso).

La soluzione a tutto ciò? Banale, vedere gli strumenti, provarli, studiarli e vede se possono entrare nella propria routine, fine…

E se nessuno dei software funziona e continui a preferire penna e foglio? Va benissimo, intanto avrai maturato un’esperienza personale che prima o poi, poco o tanto, torna utile.



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